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Il Ministro della Difesa Guerini al cambio di comando della Missione KFOR

Il Ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, ha realizzato una breve missione a Pristina per partecipare alla cerimonia di cambio di comando della Missione NATO KFOR (Kosovo Force). L’evento ha segnato il passaggio tra il Generale di Divisione dell’Esercito Franco Federici al parigrado ungherese Ferenc Kajari, dopo 8 anni consecutivi di comando italiano.

L’evento è stato presieduto dal Comandante dell’Allied Joint Force Command di Napoli, Ammiraglio Robert P. Burke, nonché di numerose autorità civili, militari, religiose e diplomatiche, tra cui l’Ambasciatore d’Italia in Kosovo, Antonello De Riu, nel rispetto delle norme e dei protocolli previsti per il contrasto alla diffusione del coronavirus.

Prima della cerimonia, il Ministro Guerini ha incontrato il Vice Ministro della Difesa kosovaro, Shemsi Syla, con cui ha discusso della collaborazione bilaterale e dei futuri programmi per rafforzarla. A margine dell’evento, invece, il Ministro italiano ha incontrato l’omologo ungherese, Tibor Benkő.

Al termine della giornata il Ministro Guerini ha incontrato il contingente italiano in Kosovo ed il Generale Federici, 12mo comandante italiano della missione in Kosovo, ringraziandoli per il lavoro svolto in un’area strategicamente importante per l’Italia. “In questi anni abbiamo fornito un preziosissimo contributo alla ripresa del Kosovo – ha detto il Ministro – assicurando dapprima il perseguimento di obiettivi prettamente operativi di prioritaria importanza per garantire sicurezza, stabilità delle istituzioni e libertà di movimento, poi contribuendo al generale processo di crescita e sviluppo economico e sociale del Paese. Al comandante e a tutti voi – ha concluso il Ministro – voglio esprimere il mio ringraziamento per come rappresentante l’Italia quotidianamente con i vostri valori. Grazie a voi e a tutti i militari italiani per quello che fate, siete la parte più bella del nostro Paese”.

KFOR è la missione più longeva della NATO e attualmente anche la più corposa in termini di forze dispiegate sul terreno (attualmente circa 3700) che fonda la sua legittimità sui compiti assegnati dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU 1244. Dei 3.700 militari impiegati in KFOR, circa 620 sono italiani con una rappresentanza di personale appartenente a tutte e quattro le Forze Armate. Questo rende attualmente il nostro Paese il primo contributore di KFOR. Durante il prossimo anno, l’Italia deterrà il vicecomando della Missione, che tornerà poi a guidare a partire dall’autunno 2022.