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Scheda Paese

 

Scheda Paese

QUADRO GENERALE DEL PAESE

A quasi otto anni dalla proclamazione dell’indipendenza, la Repubblica del Kosovo ha realizzato significativi progressi sul piano del consolidamento istituzionale, della transizione verso un’ economia di mercato e la stabilità macroeconomica. L’ economia kosovara è tuttavia ancora dipendente in maniera significativa dagli aiuti economici della comunità internazionale e dalle rimesse degli emigrati (nel primo trimestre del 2015 esse ammontavano a circa 159,3 milioni di euro).

Negli ultimi anni l'economia del Kosovo ha registrato un tasso di crescita positivo e continuo e anche per il 2015 si prospetta un aumento del PIL di circa il 3.5%. Il Paese continua ad avere un basso deficit di bilancio ed un esiguo debito pubblico (inferiore al 20% del PIL) con un tasso di inflazione contenuto. Il settore finanziario é in espansione, ben capitalizzato e anche il ricorso al credito sia da parte delle famiglie che delle imprese è in crescita.

Nel Giugno 2015 il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e Pristina hanno siglato uno Stand-By Arrangement per la concessione di un prestito di 185 milioni di euro per la durata di 22 mesi, in cambio dell’impegno ad implementare una serie di riforme. In particolare, l'accordo prevede il contenimento della spesa pubblica e il miglioramento della competitività e della produttività. L'approvazione del programma da parte del Consiglio Esecutivo del FMI ha consentito il versamento di una prima trance di circa 35 milioni di euro.

Infine, il Kosovo beneficia dal 1 Gennaio 2014 del secondo Strumento di Assistenza Pre-adesione (IPA II) valido fino al 31 Dicembre 2020. Tramite esso l'Unione Europea ha stanziato un importo di circa 12 miliardi di euro per programmi di cooperazione allo sviluppo al fine di potenziare le istituzioni democratiche e dello Stato di diritto, rafforzare la Pubblica Amministrazione e il sistema giudiziario, nonché avviare le riforme necessarie per rendere l'economia kosovara più competitiva.

COMMERCIO INTERNAZIONALE

Il 25 luglio 2014 il Consiglio Europeo ha adottato la proposta per l'Accordo di Stabilizzazione a Associazione con il Kosovo, che prevede che tutti i prodotti agricoli ed industriali kosovari, esclusi la carne e lo zucchero, possano essere esportati nell’Unione Europea senza dazi doganali. L’accordo definitivo dovrebbe entrare in vigore tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. A livello regionale, nel maggio 2007 il Paese è entrato a far parte del CEFTA (Central Europe Free Trade Agreement) al quale aderiscono anche Albania, Croazia, FYROM, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Moldavia.

Il Paese presenta un ampio grado di apertura al commercio estero ed una forte dipendenza dalle importazioni internazionali. Secondo i dati forniti dalle autorita’ kosovare, l’interscambio con il resto del mondo alla fine del 2014 è stato pari a circa 2.9 miliardi di euro con importazioni pari 2.537.872 miliardi ed esportazioni pari 324.554 milioni. Per il primo semestre del 2015 l'import ammontava a circa 1.2 miliardi di euro, mentre il volume dell'export si è attestato intorno a 161 milioni.

Il Paese nel 2015 ha esportato prevalentemente metalli di base e articoli di base in metallo (47%) e prodotti minerali (30%); altri prodotti commercializzati all'estero sono materie plastiche, gomma e lavorati, tessili e articoli tessili, prodotti delle industrie alimentari, bevande e tabacco. Le merci maggiormente importate dal Kosovo sono prodotti minerali, macchinari, elettrodomestici, alimentari, bevande e prodotti chimici.

L'Unione Europea si conferma il primo mercato dell'export con una quota del 41.1%, secondo l'area CEFTA (29.6%) e terzo l'Asia (10.3%); l'Italia si assesta sulla quinta posizione. I principali partner commerciali dai quali il Paese importa sono: la Serbia con una quota del 15%, la Germania con 11%, la Turchia con il 9,12% e la Cina con il 9,03%. Segue l'Italia al quinto posto, confermandosi secondo partner UE, con una quota pari all'8,06% rispetto al totale delle importazioni.

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (IDE)

Secondo i dati forniti da IECONOMICS, gli Investimenti Diretti Esteri hanno raggiunto un valore di 158 milioni di Euro nei primi cinque mesi del 2015, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso il loro valore ammontava a 29 milioni di Euro. A fine 2014, la Turchia risultava essere il primo Paese di provenienza degli IDE (291.6 milioni di euro), seguita dalla Germania (253.5 mil). I settori in cui si è registrato il flusso maggiore di IDE sono quello immobiliare, degli affitti ed altre attività commerciali con un ammontare di 82.5 milioni di euro, seguito dagli investimenti nel comparto dei servizi finanziari con 37.8 milioni di Euro.

Il 24 gennaio 2014 è stata approvata la Legge n. 04 / L-220 sugli investimenti esteri, con l'obiettivo di migliorare il contesto imprenditoriale e le condizioni di lavoro e tutelare gli investimenti stranieri, assicurando una serie di diritti legali nel rispetto della legge e degli standard internazionali.

Secondo il Rapporto della Banca Mondiale “Doing Business” del 2015, a livello globale, il Kosovo è 75° su 189 Paesi in esame, guadagnando 6 posizioni rispetto al 2014. A fronte della semplificazione della normativa fiscale permangono alcuni impedimenti rappresentati dalla fragilità del sistema giuridico, la complessità dell’iter burocratico e la presenza limitata di infrastrutture.

RAPPORTI ECONOMICI TRA ITALIA E KOSOVO

Grazie alla presenza di materie prime in loco, di manodopera a basso costo, di una normativa fiscale favorevole e alla vicinanza geografica tra i due Paesi, negli ultimi anni sempre più imprese italiane si orientano verso il Kosovo sia come mercato di esportazione che per investimenti produttivi e per forme di collaborazione con partner locali. A giugno 2015, le imprese con capitale italiano regolarmente registrate presso l’Agenzia del Registro delle Imprese del Kosovo erano 18.

L’interscambio commerciale tra Italia e Kosovo ha registrato un’apprezzabile espansione negli ultimi anni anche se si registra ancora un certo squilibrio, poiché il Kosovo importa molto più di quanto esporti.

L’export del Paese balcanico verso l’Italia nel primo semestre del 2015 ha conosciuto una flessione di circa il 50%, attestandosi intorno ai 16.3 milioni di euro contro un valore di 33.5 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. Per quanto riguarda l’import dall’Italia, nel primo semestre del 2015 esso si è attestato attorno ai 97.7 milioni di euro, con un aumento di circa il 16% rispetto allo stesso periodo del 2014, quando il volume è stato di quasi 83.6 milioni di euro. L'Italia esporta principalmente autoveicoli, macchine per l'agricoltura e la silvicoltura, prodotti da forno e farinacei; l'import riguarda soprattutto prodotti siderurgici, carne lavorata, frutta e ortaggi.

Elenco principali aziende italiane e italo-kosovare presenti nel Paese

Cooperazione culturale:

Cooperazione allo sviluppo

Cooperazione scientifica

• Accordo di cooperazione

• Eventi


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