Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Dichiarazione delle Ambasciate di Francia, Germania, Italia, UK, USA e dell’Unione Europea in Kosovo

Ribadiamo la nostra dichiarazione del 26 maggio che condanna la decisione del Kosovo di forzare l’accesso agli edifici municipali nel nord della Paese, nonostante i ripetuti appelli alla moderazione. In questo contesto, l’aspettativa di Quint e UE è che le Autorità del Governo del Kosovo non intraprendano nuove misure per forzare l’accesso agli edifici comunali di Leposavic, ZubinPotok e Zvecan. Anche i Sindaci dovrebbero dare prova di moderazione e agire immediatamente per dimostrare il loro impegno e la loro responsabilità nel rappresentare e servire tutti i membri delle loro comunità.

Al contempo, richiamiamo con forza tutte le parti in causa ad astenersi da minacce o azioni che potrebbero impattare su un ambiente sicuro e protetto, compresa la libertà di movimento, e che potrebbero alimentare tensioni o incoraggiare scontri. Siamo particolarmente preoccupati per la sicurezza e il benessere dei civili, degli agenti di polizia e del personale EULEX e KFOR. Nuove azioni unilaterali avranno un impatto negativo sulle relazioni con i Paesi del Quint e con l’UE.

Il Quint e l’Unione Europea sottolineano che il Dialogo facilitato dall’UE è la piattaforma dove lavorare per la normalizzazione delle relazioni e l’adesione all’UE. Rammentiamo alle parti la necessità di lavorare congiuntamente sui prossimi passi per l’attuazione dell’Accordo raggiunto tra Kosovo e Serbia nel febbraio e marzo di quest’anno, anche per quanto riguarda l’Associazione delle Municipalità a maggioranza serba (ASMM), e di partecipare in modo costruttivo e sincero alle prossime riunioni del Dialogo.