L’Italia ha riconosciuto la Repubblica del Kosovo il 21 febbraio 2008, a pochi giorni dalla proclamazione dell’indipendenza avvenuta il 17 febbraio, in coordinamento con i principali partner internazionali e in linea con la maggioranza dei Paesi UE, e stabilendo contestualmente relazioni diplomatiche con Pristina.
Sin dal primo momento, l’Italia ha ricoperto un ruolo di primo piano in KFOR, la missione a guida NATO stabilita nel 1999 su mandato delle Nazioni Unite per garantire la sicurezza e la stabilità in Kosovo. Attualmente l’Italia è il primo contributore, con oltre 800 unità sul terreno, ed ha espresso sinora 13 Comandanti su 28. Significativa anche la presenza in EULEX, la missione civile UE “European Union Rule of Law Mission”, di cui l’Italia esprime attualmente il Capo Missione.
Intenso lo scambio di visite e di incontri. Il 23 gennaio 2023, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale la Presidente della Repubblica del Kosovo, Vjosa Osmani-Sadriu. La stessa è stata incontrata dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine del Consiglio Affari Esteri del Vertice UE-Balcani Occidentali del 13 dicembre 2023, dopo essere stata già ricevuta alla Farnesina dal Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, il 14 aprile. Quest’ultimo ha anche incontrato la sua omologa, Donika Gërvalla-Schwarz, in numerose occasioni multilaterali anche nel corso del 2024, nelle periodiche ministeriali sui Balcani Occidentali e del gruppo “Amici dei Balcani Occidentali”, oltre che durante la sua prima missione a Pristina nel novembre 2022 assieme al Ministro della Difesa Guido Crosetto. Frequenti anche i contatti tra i membri dei Parlamenti dei due Paesi. A Pristina, si segnalano le missioni di una delegazione della Commisione Affari Esteri e Difesa del Senato l’8 settembre 2023 e della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati il 29-30 aprile 2024.
Sin dalla proclamazione dell’indipendenza, l’Italia ha sostenuto il Dialogo Kosovo-Serbia facilitato dall’UE considerando la mediazione di Bruxelles cruciale per raggiungere una soluzione duratura accettabile per entrambe le parti. L’obiettivo finale è quello di raggiungere un accordo onnicomprensivo e giuridicamente vincolante che affronti tutti gli aspetti chiave delle relazioni tra i due Paesi balcanici, come lo status del Kosovo, la protezione delle minoranze, le questioni economiche e quelle relative al patrimonio culturale, nella convinzione che esso rappresenterebbe un importante passo avanti nell’integrazione europea dei Balcani occidentali e in piena coerenza con la visione italiana di un’Europa allargata e stabile, in cui tutti i Paesi dell’area possano beneficiare dei vantaggi dell’adesione all’UE.
(Aggiornato il 24.06.2024)