L’impegno italiano in Kosovo è stato al centro delle celebrazioni per la Festa della Repubblica a Pristina. Due gli eventi presieduti dall’Ambasciatore Antonello De Riu: un primo al quartier generale della missione KFOR, dove opera il contingente italiano più numeroso all’estero; un secondo all’Hotel Emerald, con la partecipazione della Presidente della Repubblica Vjosa Osmani e la presenza di numerosi Ministri, oltre che della comunità internazionale e della collettività italiana in Kosovo.
Alla base NATO “Film City” l’Ambasciatore De Riu è stato accolto dal Comandante ungherese della Missione, Gen. Ferenc Kajári, e dal Vice Comandante italiano, Gen. Luca Piperni. “Il nostro Paese è impegnato a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito. Lo ribadiamo oggi mentre siamo a fianco dell’Ucraina aggredita. A questo proposito, la missione KFOR – cui l’Italia contribuisce con più di 600 uomini e donne – resta un avamposto imprescindibile per garantire stabilità al Kosovo e alla regione balcanica, un’area di importanza strategica per gli interessi nazionali e per la sicurezza dell’intero continente europeo”, ha detto il Capo Missione.
Nel successivo evento alla presenza delle istituzioni kosovare, l’Ambasciatore De Riu si è focalizzato sulle relazioni bilaterali e le tante iniziative avviate in campo economico, culturale, sociale e di cooperazione allo sviluppo, valorizzando altresì l’impegno degli oltre 800 italiani che operano stabilmente nel Paese presso le diverse organizzazioni internazionali – non solo NATO ma anche UE, EULEX, OSCE, Agenzie ONU – oltre ad imprenditori ed operatori umanitari. “Trattasi di un enorme investimento nel suo complesso e di una risorsa inestimabile – ha aggiunto il Capo Missione – attraverso la quale il Kosovo può affrontare efficacemente le complesse e interconnesse minacce globali, di grande attualità dopo l’ingiustificata aggressione russa all’Ucraina, oltre che i problemi interni e le irrisolte controversie regionali”.
Tra queste ultime non è mancato un riferimento al negoziato con la Serbia facilitato da Bruxelles: “La pace e la riconciliazione sono l’esito di un processo doloroso ma necessario. In tale contesto, il dialogo con Belgrado resta essenziale per giungere alla definizione di un accordo di normalizzazione onnicomprensivo e giuridicamente vincolante, che possa accelerare il cammino di entrambi i Paesi verso l’UE”, ha sottolineato l’Ambasciatore.
All’evento svoltosi all’Hotel Emerald, oltre alla Presidente Osmani che ha anche rivolto un indirizzo di saluto ai circa 500 partecipanti, hanno preso parte, tra gli altri, la Vice Prima Ministra Redžepi, i Ministri dell’Interno Svecla, della Difesa Mehaj, dell’Industria Hajdari, della Salute Latifi, della Cultura Çeku, dell’Educazione Nagavci, oltre alla Presidente della Corte Costituzionale Caka-Nimani e a numerosi parlamentari ed esponenti dei principali partiti politici e delle minoranze etniche.
Durante la cerimonia, l’Ambasciatore De Riu ha conferito l’onorificenza “Ordine della Stella d’Italia” alla Preside della Facoltà di Filologia dell’Università di Pristina, Prof.ssa Lindita Rugova, per il suo impegno a sostegno dell’insegnamento della lingua italiana all’interno dell’ateneo.