“Di quell’amor ch’è palpito | dell’universo intero, | misterioso, altero, | croce e delizia al cor.”
Si tratta probabilmente del verso che racchiude il significato profondo di una delle opere liriche italiane più apprezzate nel tempo e che, non a caso, rientra fra le opere assolutamente più eseguite di tutti i tempi.
“La Traviata” parla d’amore, di quel sentimento contraddittorio che innalza fino al cielo e, con la stessa intensità, fa toccare il fondo. Giuseppe Verdi, il compositore italiano per eccellenza, trasformò la storia della protagonista, Violetta, in un dramma senza confini di tempo e spazio.
Ma perché si dovrebbe mettere in scena oggi un’opera vecchia di quasi 170 anni? La risposta è chiara: il destino de “La Traviata” è legato alle grandi domande dell’esistenza umana, al successo e al fallimento dell’amore, alla cruciale questione dell’Io. Un’opera iconica, che tanto ha influenzato la storia della cultura italiana. Arie diventate celebri, musica e testo fusi insieme per consegnare all’eternità il personaggio di Violetta, una giovane e sfortunata donna, la cui unica colpa è stata quella di amare disperatamente.
L’Ambasciata d’Italia a Pristina è lieta di sostenere gli sforzi dell’Opera del Kosovo per regalare le emozioni dei grandi eventi culturali al pubblico di appassionati.
Un ringraziamento particolare va alle Istituzioni della Repubblica del Kosovo, che hanno mantenuto la promessa di soddisfare una richiesta di lunga data della comunità artistica, istituendo l’Opera del Kosovo.
Insieme, continiuamo a promuovere la cultura italiana in partnership con le istituzioni kosovare.
La prima produzione de “LA TRAVIATA” dell’Opera del Kosovo in collaborazione con l’Opera di Stato di Stara Zagorës (Bulgaria), Teatro dell’Opera e del Balletto di Tirana (Albania) e Kosovo Philharmonic – anteprima il 15 e 17 dicembre 2022, presso il Palazzetto dello Sport “1° ottobre” alle ore 19:00.
I biglietti li trovate qui: