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Kosovo: l’Italian Design Day all’insegna delle nuove tecnologie per un futuro sostenibile

Il design può contribuire a ripensare il futuro attraverso un nuovo rapporto tra oggetti e cicli di produzione e distribuzione, spingendo le imprese e le istituzioni a stimolare l’accesso alle competenze per investire sulla trasformazione.

Da sei anni a questa parte, il Ministero italiano degli Affari esteri e della cooperazione internazionale ha posto il design al centro della propria attività di promozione internazionale del “Marchio Italia”, con l’obiettivo di riunire tutte le qualità espresse dal tessuto culturale, economico e scientifico del Paese.

Momento di sintesi e di impulso al lavoro svolto attorno a questo tema è la “Giornata del Design Italiano nel Mondo – Italian Design Day”, un appuntamento che impegna la rete diplomatica italiana in tutto il mondo nell’organizzazione di un variegato palinsesto di eventi con cui promuovere i valori del design e di un comparto industriale di importanza strategica per l’export italiano, anche per contrastare la crisi economica generata dall’emergenza sanitaria.

Per la prima volta in forma fisica, il Kosovo diventa una delle sedi dell’“Italian Design Day” e il 22 marzo 2022, presso l’Hotel Emerald di Pristina, si terrà l’evento di lancio della rassegna, con il coinvolgimento delle Istituzioni locali, di designer, architetti, ricercatori e imprenditori italiani e kosovari.

Ad aprire la manifestazione, organizzata dall’Ambasciata d’Italia e dall’Ufficio ICE di Tirana all’insegna del tema “Ri-Generazione – Design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile”, sarà l’Ambasciatore Antonello De Riu, seguito dai saluti istituzionali del Ministro della Cultura, Gioventù e Sport Hajrulla Çeku e della Ministra dell’Industria e del Commercio Rozeta Hajdari, oltre che del Sindaco di Pristina, l’architetto Përparim Rama, e della Preside della Facoltà di Architettura Violeta Nushi.

Sul tema della “ri-generazione” interverrà in videoconferenza l’archistar Carlo Ratti, ideatore della visione urbana di Pristina nell’ambito della rassegna biennale di arte contemporanea e design urbano “Manifesta” in programma proprio nella capitale kosovara da luglio ad ottobre 2022, affiancato dal design editor Daniele Belleri, in presenza. Chiuderà la prima sessione la Direttrice dell’Ufficio ICE di Tirana Francesca Mondello.

Nella sessione successiva ampio spazio a imprenditori, associazioni di categoria e aziende produttrici, con gli interventi dell’Associazione degli Architetti del Kosovo (Masar Dushi e Dasara Pula), dell’Associazione kosovara della Lavorazione del Legno (Kreshnik Shehu), dell’italiana Assarredo/FederlegnoArredo (Matteo Tonon) e dei professionisti del settore attivi tra i due Paesi (tra cui Naim Gacaferi, che è anche il Console Onorario d’Italia a Peja).

Nel corso dell’evento si parlerà anche al Salone del Mobile di Milano, la più importante manifestazione fieristica e punto d’incontro mondiale per gli operatori del settore casa-arredamento, con 2.100 espositori, di cui il 25% esteri, prevista dal 7 al 12 giugno.

Oltre che dal vivo, sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ambasciata. 

L’Italian Design Day-Kosovo non si chiuderà il 22 marzo ma proseguirà anche nelle giornate successive. Con l’Agenzia ICE, sono state infatti stabilite alcune partnership con importanti attori della grande distribuzione in Kosovo (Albi Mall e Bottega Leather a Pristina, Abi Qarshia e Casa Italia a Prizren, Gacaferi Mobili a Peja) grazie alle quali si offrirà il meglio della produzione italiana nei più svariati settori: arredamenti d’interni, articoli per la casa, occhiali, abbigliamento e accessori, cosmetica, lifestyle.

«Il coronavirus ha imposto un ripensamento delle relazioni interpersonali, dell’organizzazione degli spazi, della fruizione dei servizi – spiega l’Ambasciatore De Riu -. Si tratta di una sfida che apre nuove opportunità per il design italiano, chiamato ad adattare i bisogni dell’uomo nella realtà che lo circonda e ad accompagnare il rilancio economico con una rafforzata attenzione alle responsabilità ambientali, sociali ed economiche, grazie alla sua predisposizione creativa alla sperimentazione e ad un rapporto straordinariamente sinergico col tessuto delle imprese e della cultura. Si tratta di un compito complesso, che il design italiano ha già dimostrato di saper assolvere, facendosi interprete e protagonista delle grandi rivoluzioni tecnico-scientifiche che incidono sulla nostra quotidianità, sul nostro stile di vita, coniugando funzionalità e benessere, sviluppo sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale, anche grazie all’innovazione di prodotto, che rende più competive le nostre aziende. In una parola per “ri-generare” il futuro».